Nuprime AMG STA
di Ugo Zucchermaglio
Nuprime è un’azienda del Missouri (USA) che ha come obiettivo quello di andare oltre l’ordinario (il suo motto è “Beyond ordinary”) producendo apparecchi fortemente rivolti al digitale ovvero ai vantaggi in termini di costi e di praticità che questo settore ne comporta.
L’ AMG STA è un amplificatore finale stereofonico operante in classe D da 130 watt per canale, che possono diventare 300 se in modalità monofonica. Il costo è di circa 1,800 euro.
Quando me lo sono trovato tra le mani non volevo credere che questo scatolotto fornisse una potenza cosi’ elevata, viste le dimensioni e il peso di soli 5 kg.
Penso sia opportuno accennare alla modalità operativa di un amplificatore in classe D, per meglio capire i risultati sorprendenti che il finale Nuprime raggiunge.
Un amplificatore in classe D è un apparecchio a commutazione che ha il compito di generare impulsi successivamente all’emissione di un segnale che va da analogico a digitale, riformulando in seguito una conversione nella direzione opposta, ovvero da digitale ad analogica.
Si tratta di apparecchi dall’alta efficienza energetica, ed è anche per questo che molto spesso vengono identificati come l’opzione migliore per i sistemi audio domestici, portatili e per auto.
I primi amplificatori del genere prevedevano la presenza di un filtro esterno (il cosiddetto passa-basso), che in sostanza andava a favorire l’estrazione del segnale audio dal flusso in uscita. Oggi, invece, i modelli più moderni non richiedono il filtraggio, ed eliminano in maniera più efficiente le eventuali interferenze elettromagnetiche.
Lo schema di funzionamento prevede l’ingresso di un segnale analogico, che viene riformulato in DAC e fatto uscire sempre in forma analogica per andare ai diffusori.
Tutto ciò comporta consumi in termini di corrente a dir poco ridicoli, circa una quindicina di watt, meno della lampadina avvitata al mio lampadario in cucina.
Ascolto:
La mia seduta di ascolto mi ha portato ad ascoltare dischi di vario genere, dal barocco con voce al trio jazz, dalla jazz band alla musica sinfonica, fino alla musica da camera.
Il risultato è stato sempre lo stesso: straordinario, in ogni momento.
La dinamica è impressionante, tanto a crescere che a decrescere nei pianissimi orchestrali.
La voce di Jacub Jozef Orlinsky che si ascolta nel disco “Anima Aeterna” pubblicato da Erato è a dir poco commovente. L’ascolto con questa amplificazione ne rivela il tono sicuro, sia in dolcezza che nei momenti più decisi richiesti da alcune arie presenti nella registrazione.
Il pianoforte di Alexander Romanovsky (Decca “Russian Faust”) ci viene presentato in tutta la sua dinamica e complessità, senza generare nell’ascoltatore quella fatica di ascolto che anni fa un amplificatore in classe D avrebbe accusato nel trasmettere la musica di Sergei Rachmaninov, uno dei compositori più ostici da ascoltare con un impianto hi fi tra le mura domestiche.
Il disco ECM “The song is you” suonato da Enrico Rava e Fred Hersch si ascolta tutto senza interruzioni e ne esce una dolcezza accompagnata da una dinamica nei passaggi più sottili davvero commovente.
Non potevo esimermi dall’ascoltare il 33 giri di Kind of Blue edito da Analogue Productions e i due 45 giri pubblicati da Mobile Fidelity nella serie One Step, ovvero Monk’s Dream e Mingus Ah Um.
Queste edizioni mi sono costate complessivamente 400,00 euro e all’inizio francamente mi sono chiesto se ne sia valsa la pena.
Dopo avere ascoltato questi dischi con il Rega P10, il pre amplificatore Bryston BP-26 a tre telai (pre-phono, pre linea, alimentatore) e finale stereo Nuprime AMG STA, non ho più dubbi, la spesa per questi dischi, capolavori intramontabili del Jazz, si dimentica in un attimo e, parafrasando Aldo Gucci, titolare nel secolo scorso della omonima casa di moda italiana, nel tempo ci si ricorda solo delle cose belle e non di quello che si è speso per averle.
Potrei elencare altre registrazioni che ho avuto il piacere di ascoltare con il finale Nuprime, ma tutte mi hanno confermato la straordinarietà di questo amplificatore, la sua forza, la dinamica, la profondità della scena sonora, la grazia e l’abilità nel districare i passaggi più complicati. Tutto con disarmante semplicità.
Folgorato sulla via per Damasco.
Le caratteristiche che più mi hanno impressionato sono la gestione dei silenzi, il nero attorno ai singoli strumenti e una trasparenza più unica che rara.
Vorrei riportare, per chiudere, le impressioni del disco che spesso ascolto al termine di una seduta per capire se quanto sta suonando sia di mio gradimento o meno.
Si tratta dell’incisione delle ultime sonate per pianoforte di Beethoven eseguite per DG da Maurizio Pollini.
La migliore edizione che esista è il sacd edito da Esoteric (sono due sacd singoli), questo senza ombra di dubbio.
Bastano solo due secondi, ovvero l’ascolto delle prime due note del terzo movimento della sonata op.106 detta Hammerklavier. Su queste due note c’è una storia bellissima e la loro presenza all’inizio del movimento hanno nella musica la stessa importanza che ha lo sguardo lontano del David di Michelangelo o che hanno i versi de “L’infinito” di Giacomo Leopardi.
Riprodurre il pianissimo di questo due note è molto difficile, in certi casi forse impossibile, se si vuole trasmettere quello che il compositore ha fortemente voluto, ovvero lasciarci con questo movimento, alla stessa stregua del quartetto d’archi op.135, il suo testamento spirituale (“Deve essere cosi’? E’ cosi’ che deve essere!”).
Il finale Nuprime MGA STA ci presenta questa due note leggendole con una innata semplicità, nel totale rispetto della musica, della composizione e dell’esecutore, trasportandoci in quella dimensione di quiete e serenità che il genio di Bonn ci ha voluto trasmettere.
La rivoluzione nell’amplicazione audio è arrivata, buon ascolto.