ATOLL ELECTRONIQUE MS 120
di Andrea Raffaldini
Sono sempre stato scettico nei confronti della musica liquida e dell’ascolto tramite piattaforme di Streaming, probabilmente per motivi affettivi. I miei ascolti nascono con i dischi in vinile, le musicassette e, successivamente, i cd, tutti formati fisici che mi hanno sempre dato l’impressione di “possedere” la musica, toccando ed ammirando le copertine, leggendo i testi durante le sessioni d’ascolto ed ammirandoli nella loro chirurgica catalogazione all’interno del mobile a loro dedicato.
Ad inizio febbraio ho varcato per la prima volta la porta di Audio Graffiti Mantova e mentre scambiavo due parole con Stefano Marchi, il titolare, mi è caduto l’occhio sugli streamer della Atoll in esposizione. Stefano mi propone di ascoltarli in tutta tranquillità, senza nessun obbligo, e dopo circa un’ora di prove con i brani ed i generi musicali più differenti, dal rock, al progressive, al cantautorato, alla musica acustica, la fatidica freccia di Cupido mi centra in pieno e scatta “l’amore” nei confronti di questo piccolo gioiello.
Scelgo il “piccolino” di casa Atoll, l’Ms-120, come primo approccio nei confronti della musica liquida.
Tralascerò le specifiche tecniche, per quelle basta leggere la scheda prodotto, ma da mero amante della musica sono rimasto davvero sbalordito dal risultato sonoro. Allo streamer viene abbinato il mio amplificatore Audio Analogue Puccini Anniversary che a sua volta pilota una coppia di diffusori RCF Mytho 4.
Dall’Atoll Ms-120 esce musica che si sparge nell’aria, riempie la stanza di ascolto e soprattutto riesce a mettere in evidenza tutti i minimi dettagli e le sfumature delle performance dei musicisti. La resa sonora è di ottima fattura per gran parte dei generi musicali, ho particolarmente apprezzato la riproduzione di chitarre acustiche e delle voci soprattutto in dischi unplugged e progressive rock degli anni Settanta e Ottanta. Da amante del rock, l’ho messo alla prova con chitarre ad alto tasso di distorsione con risultati altrettanto validi.
L’app che controlla l’Ms-120 da smartphone o da tablet è semplice ed intuitiva, anche se onestamente, a mia personale opinione, andrebbe un po’ migliorata soprattutto nel momento di passare in modo rapido da un menù all’altro. Poca cosa, confidiamo che gli aggiornamenti futuri perfezioneranno ulteriormente il software di gestione. Allo stesso modo, il telecomando incluso nella confezione si rivela completo, lo si può usare per attivare qualsiasi opzione prevista dallo streamer.
E’ bastato un cavo di rete per collegare lo streamer al router (ma sono abilitate anche le connessioni wi-fi e bluetooth) per aprire un ulteriore mondo e sfruttare la musica liquida caricata su computer in modo molto semplice ed intuitivo usando un MacBook, un po’ più brigoso con un PC in quanto si rende necessario intervenire sulle opzioni di configurazione della rete.
Come seconda prova, allo streamer è stato collegato un hard disk da 3 tb pieno di file musicali suddivisi in cartelle per artista/album ed anche in questo caso la ricerca e la selezione della musica avvengono in modo velocissimo tramite la app di Atoll.
L’ampio schermo frontale mostra ovviamente tutte le copertine dei dischi, le informazioni sul brano e le caratteristiche dell’audio in ascolto.
Atto finale, ho utilizzato la piattaforma Qobuz per ascoltare musica in streaming in alta risoluzione senza mai riscontrare rallentamenti o qualsiasi tipo di problema.
Senza dilungarmi in specifiche tecniche, ingressi digitali, valori di potenza, impedenza e quant’altro, da “semplice” ascoltatore amante della musica posso affermare che per un primo approccio ad alto livello nell’ascolto della musica liquida, l’MS-120 svolge il proprio compito in maniera egregia e funzionale. La sua semplicità in fase di installazione e di eventuali configurazioni sono un ulteriore punto di forza. Ho potuto anche ascoltare i fratelli maggiori ST-200 e ST-300, non c’è paragone, entrambi suonano ad un livello nettamente superiore, ma anche il “piccolo” Ms-120 soprattutto per i neofiti di questo mondo o per chi come il sottoscritto ha l’impianto hi-fi in stanze di bassa metratura, riesce a regalare delle gran belle emozioni. Il tutto, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, fattore che non fa mai male tenere in considerazione.
Buoni ascolti!