INNUOS ZEN MK3
M.D. Mantova 5 aprile 2023
Premetto che sono solamente un ascoltatore, magari con un buon orecchio, ma mero ascoltatore, ovvero non posseggo basi di conoscenza in materia tecnologica ed elettronica. Quanto andrò ad enunciare risulta, pertanto, il puro frutto della mia esperienza d’ascolto, o meglio, del coinvolgimento dei sensi, collegati da sempre ed inevitabilmente alla mia personale sensibilità. Da qui nascono quelle emozioni che mi seducono ogni volta che ascolto musica. Pensavo di aver già raggiunto l’apice nella mia catena di riproduzione, di aver messo a disposizione di questa mia profonda passione (forse economicamente poco sana ndr) un impianto definitivo, ovviamente assemblato in lunghi anni di curiosità e di attenzione per tutto ciò che va nella direzione del miglioramento della resa sonora.
La mia soddisfazione nell’ascolto aveva raggiunto un gradimento sensitivo che pensavo difficile da poter far crescere ancora in maniera significativa, almeno con riferimento ai miei gusti sonori. Il suono che sgorgava dal mio impianto gratificava il mio ascolto sensoriale grazie ad un impatto realisticamente dimensionale condito da una precisione di dettaglio delle sonorità.
Stefano, “diavolo tentatore”, con la sua costante ricerca di nuovi ed innovativi strumenti/prodotti, con il fine di disegnare nuovi scenari di ascolto alla affezionata clientela, mi proponeva di “provare” un nuovo macchinario, ovvero lo Zen Mk3 della portoghese Innuos (!?!? chi l’ha mai sentita), in modalità core di Roon al posto del Mac mini. Come sempre, se mi consiglia di portarmi a casa un nuovo strumento, è perché presume che possa essere in linea con i miei gusti nell’ascolto musicale e che addirittura possa far salire di un altro gradino il mio impianto. Inutile dire che ancora una volta Stefano aveva ragione, ovvero il suono del mio impianto arricchito del nuovo strumento è risultato incredibilmente migliorato grazie a sonorità con una timbrica sempre più analogica, con la presenza di una scena ancora più ampia: strumenti musicali realmente presenti di fronte all’ascoltatore, con dettagli che evidenziano le vibrazioni dei materiali di costruzione degli stessi, ovvero legni, ottoni, ecc.. Il panorama scenico musicale risulta incredibilmente ed ulteriormente migliorato anche nella precisione di messa a fuoco, in sintesi un ascolto in “presenza”. Con queste premesse, non pareva più possibile rinunciare a queste nuove sensazioni in un crescente godimento emotivo. Lo Zen Mk3 della portoghese Innuos NON è più uscito da casa mia!