Bricasti M1 Classic
Arturo Scarduelli, luglio 2023
Difficile iniziare una recensione, ma ci proviamo.
Per molto tempo ho ascoltato i prodotti Bricasti Design in vari negozi dalle mie parti e naturalmente sapevo benissimo che non mi sarei mai potuto permettermi un Bricasti.
Un giorno ho ricevuto un’offerta che non potevo non assecondare, nel senso che ci voleva un piccolo sacrificio da parte mia per poter acquistare un Bricasti.
Colta questa occasione al balzo ho fatto mente locale e non ho perso tempo a vendere i vinili della mia collezione privata e si, molto di voi diranno che sono impazzito e forse una parte di ragione l’avete però…
Qua passiamo al cuore di questa recensione, che ribadisco non è certamente il mio lavoro e non sono molto bravo nel descrivere tecnicamente la macchina che oggi posso godermi a casa.
Vi vado a parlare del BRICASTI M 1 Classic, con scheda MDx aggiornata all’ultima versione 1.11 e opzione network.
È una macchina molto affascinante da vedere con lineamenti slanciati, sottili e raffinati.
Il tutto molto ordinato e lineare, sia nella parte frontale che nel retro della macchina.
Abbiamo un ingresso USB per il collegamento a qualsiasi PC , due ingressi Coaxiali e uno Ottica, il tutto si chiude con un ingresso ethernet o network.
Con il Bricasti M1 e un finale di potenza è assolutamente inutile un pre amplificatore, si va solo a mettere un passaggio in più andando a sporcare il suono rendendolo di qualità inferiore, naturalmente provare per credere.
La macchina lavora molto bene con finali importanti come i Bricasti M15/25 ma il mio finale è un Moon 330A ed è comunque perfetto come abbinamento, il tutto con diffusori Focal 936 Aria.
Il Bricasti M1 lavora molto bene sui file digitali, che risultano molto caldi, dinamici e rispecchiano attentamente quello che l’artista ci vuole fare ascoltare con la sua opera.
Ho ascoltato molti streamer ma risultano più artefatti e artificiosi, mentre il Bricasti M1 fa l’opposto offrendo anche maggiore apertura sonora.
Ottimo anche se avete un lettore cd che in questo caso si usa come meccanica di lettura, lasciando fluire il suono tramite connessione digitale, offrendo un’esperienza d’ascolto incredibile. Aggiungo inoltre che non bisogna investire soldi strepitosi con un lettore CD, infatti io ho un semplice Cambridge Audio AXC35. Per quel che riguarda l’ascolto analogico del giradischi sfrutto l’ingresso digitale (con un semplice scatolotto convertitore a/d e spendendo veramente poco) e qua i puristi inizieranno a storcere il naso, peccato che se ascoltate il tutto nel giro di poco cambierete idea.
Il Bricasti M1 è una macchina completa e costruita allo stato dell’arte, ho avuto modo di vederla al suo interno e presenta tutti gli stadi separati, pre, streamer ecc…
è una macchina che offre emozioni incredibili, ben al di sopra delle aspettative.
Mi scuso con chi legge ma credo che oggi difficilmente riuscirete a trovare qualcosa di qualità superiore.
Per finire, si, ho sacrificato in parte un pezzo del mio cuore per questa macchina Bricasti M1, ma ne è valsa assolutamente la pena.
Non posso fare altro che togliermi il cappello davanti al Bricasti M1 e un sentito ringraziamento va a Brian Zolner che ha progettato questo gioiello.
Vorrei scrivere per ore ma inutile rubarvi tempo e annoiarvi, un saluto e un buon ascolto a tutti.