Descrizione
Wolfram Schmitt-Leonardy - Scarlatti: Sonatas
«Un'aquila le cui ali sono cresciute», secondo il padre Alessandro, il giovane Scarlatti lasciò la sua nativa Napoli per Venezia «scortato solo dalla sua stessa capacità». Nato in Italia nel 1685, Domenico Scarlatti trascorse la maggior parte della sua carriera al servizio delle famiglie reali portoghesi e spagnole – con quest'ultima nomina che gli ha permesso di dedicare tutta la sua attenzione alla composizione per il clavicembalo. Questo insolito background culturale spiega perché la musica italiana, sebbene contemporanea con quella di Bach e Händel, differisce così tanto in confronto; i ritmi di danza spagnola (come il flamenco) e le melodie popolari con sapori moreschi e zingari, indicano che la vita quotidiana di strada è stata una grande fonte di ispirazione per Scarlatti. All'inizio dei suoi 20 anni aveva già soggiogato il pubblico con una abilità al clavicembalo che era considerata quasi soprannaturale. C'è sicuramente l'immaginazione più prodiga, così come una tecnica di tastiera straordinariamente sofisticata, nelle 555 sonate da tastiera sopravvissute che fondono cantabile italiano e contrappunto con vivide immagini ispaniche: canto popolare, nacchere, trombe militari e chitarre in cammino. Tutte queste qualità possono essere godute nella selezione di 17 sonate di Wolfram Schmitt-Leonardy. Molte sono tratte dalla collezione di Kk. 1-30 (nel catalogo prodotto da Ralph Kirkpatrick) che ci arriva come la prima fonte delle sonate in stampa, pubblicata poco prima di trasferirsi a Lisbona, da lì a Madrid e intorno alle corti reali di Spagna, al servizio della principessa che sarebbe diventata la regina di Spagna. Il suo patrocinio ha dato a Scarlatti il tempo e le risorse per evolvere uno stile altamente personale, pieno di eccentricità e voli di fantasia. Scritte in forma di singolo movimento, le sonate di Scarlatti rivelano lo sviluppo di nuove tecniche di gioco, tra cui ripetizioni di note e passaggi veloci in 3° e 6° parallelo, nonché l'innovazione delle strutture musicali, che puntano allo stile classico emergente. Non meno di Bach, queste sonate sono diventate per molti pianisti un terreno di prova per la propria tecnica e immaginazione, premiando una risposta di improvvisazione ai loro effetti sgargianti. Tuttavia, Schmitt-Leonardy presenta anche molte delle sonate più poetiche e riflessive del compositore come l'Aria, Kk. 29 e il malinconico soliloquio di Kk. 208. Wolfram Schmitt-Leonardy è nato a Saarlouis, in Germania, nel 1967, e il suo primo importante insegnante è stato uno studente di Walter Gieseking e Edwin Fischer. Il suo approccio essenzialmente pianistico a Scarlatti sfrutta tutte le possibilità coloristiche di un grande esecutore moderno, articolando le sonate veloci con scintillante destrezza di tatto. © Piano Classics su QobuzVedi l'album su Qobuz