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Bartók & Lutoslawski: Concertos For Orchestra – The Cleveland Orchestra, Christoph von Dohnanyi
06 Marzo 2023
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Fatma Said – El Nour
06 Marzo 2023
Descrizione
Mario Brunello
Odusia
“Le città assomigliano alla musica”, scrive Mario nell’introduzione di questo disco ispirato. Ed è vero, se immaginiamo questo album come un tuffo in una cultura pan-mediterranea, lontana da ogni facile suggestione world o ethno-fusion che sia. Aprendosi con l’improvvisazione “Odusia” (ovvero odissea, poema di Livio Andronico del secolo III a.C.), il grande violoncellista italiano propone un’opera di Giovanni Sollima, “Spasimo”, nella quale Palermo, città-musica nel cuore di un Mediterraneo sognato e reale, si declina per antica storia magica, crogiolo culturale e di suggestioni musicali. Il compositore siciliano ancora una volta qui offre una salmastra composizione per violoncello, arpa, percussione e archi di intensa, intrinseca grazia.La composizione di Sollima parla le lingue che al Mediterraneo si affacciano con intensità narrativa e colori impressionisti.
Un canto ebraico, “El Mole Rahamim” (Signore della misericordia), segue arricchito dalla voce di Moni Ovadia la suite di Sollima con toccante intensità, cosi come l’improvvisazione attorno a scale modali arabe di “El Mida”, per violoncello e il pulsante djembe di Mansour.
“Nana”, composizione del grande Manuel De Falla, è qui affidata al violoncello di Mario e all’arpa di Alessia Luise, e poi c'è la Turchia raccontata da “11’Li”, brano tradizionale qui arrangiato da Ugur Isik per due violoncelli e percussioni. “Vez”, scritto dalla musicista slava di notevole talento Ana Sokolovic, vede Brunello, solo al suo strumento, toccare veramente i vertici dell’espressione e del suono.
Un album poetico e probabilmente profetico. Un viaggio attorno al Mare Mediterraneo compiuto fuori da ogni scivolata volgare verso scontate fusioni multietniche ieri assai di moda. Un viaggio pan-linguistico che profuma di speranza e pace. Ondarock
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