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14 Aprile 2023
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14 Aprile 2023
Descrizione
Aldo Ciccolini - The Janacek Album
Queste esecuzioni sono adorabili, persino sincere, di due capolavori poco conosciuti, eseguiti da un maestro pianista e che hanno solo un grave difetto. Non è l'esecuzione. Aldo Ciccolini ha una tecnica più che sufficiente per sfrecciare attraverso la musica tremendamente difficile di Janácek, una sensibilità più che sufficiente per librarsi attraverso il suo lirismo appassionato, un senso del tempo più che sufficiente per guidare i suoi ritmi gnomici e una chiarezza di intenti più che sufficiente per chiarire le sue trame nodose. E non è certo la musica. Sebbene Janácek sia stato ampiamente considerato un eccentrico etnico per buona parte della sua carriera, la sua musica, in particolare le sue opere, hanno assunto da tempo il suo posto nel repertorio standard e nelle mani di Ciccolini anche la sua musica per pianoforte, a volte enigmatica, è tanto avvincente quanto compulsiva, poiché è un Debussy nella sua forma più ossessiva. La pecca però non sta nelle mani di Ciccolini ma nei piedi, nello specifico, con la sua "pedalata". Non è l'uso dei pedali in sé, le sue sottili gradazioni di tono e sfumature sono meravigliosamente evocative, è il rumore della sua pedaliera. Ogni volta che la musica è più tranquilla del fortissimo, si possono sentire i suoi pedali alzarsi e abbassarsi e la musica per pianoforte di Janácek è più tranquilla che fortissima per la maggior parte del tempo. Il suono del pianoforte stesso è più che adeguato, se non del tutto esemplare - un po' troppo distante a volte e un po' troppo vicino altre volte - ma il suono quasi incessante della pedalata di Ciccolini potrebbe far impazzire alcuni ascoltatori. @2022 TiVo CorporationVedi l'album su Qobuz