Aardvark Classic e Ultra

Ugo Zucchermaglio, 6 marzo 2025
Mi reco nel bel negozio di Audio Graffiti a Mantova qualche giorno fa per un saluto a Stefano Marchi, un amico oltre che grande appassionato di Musica e di Alta Fedeltà.
Entrare in questo negozio è sempre piacevole, c’è sempre un disco che suona, come dovrebbe essere in un luogo in cui si vendono apparecchi per la sua corretta riproduzione.
Musica deriva da Musa, letteralmente “arte della Musa”, come Museo è il posto della Musa.
La questione sembra pertanto fondamentale, anche se alcuni la ritengono inutile, ovvero una cosa non indispensabile al vivere quotidiano. Con la Musica non ci compro nulla, non pago le bollette, non sono alla moda. Ma Darwin sottolineava che l’utile salva gli animali, l’inutile salva l’uomo. Pertanto, personalmente, con la Musica “inutile” mi salvo, in quanto ritrovo me stesso, ne ho bisogno, mi gratifica e mi proietta al di fuori della condizione di spazio-tempo in cui sono relegato dalle cosiddette cose utili.
Stefano mi viene incontro e mi consegna a sorpresa una piccola scatola, di circa 12 cm per 2, il cui contenuto a suo dire porterebbe gran benefici alla Musica che ascolto tramite la rete, nel mio caso Qobuz via Roon.
La scatolina contiene un cavo di circa 10 cm da inserire tra il cavo ethernet e uno streamer.
Il prodotto viene dall’Argentina, si chiama AARDVARK, e promette di togliere il rumore dalla rete. Rumore che personalmente non pensavo ci fosse.
“Portalo a casa, Ugo… poi mi dirai”. Cosi’ ascolto il consiglio, curioso di sentire se effettivamente questo AARDVARK Classic possa aiutare la musica a fluire meglio di come già fa nel mio impianto.
Non entro nel merito della costruzione dell’AARDVARK, il sito dell’azienda che lo produce spiega molto bene le scelte e le caratteristiche tecniche che lo distinguono. Altresì fa lo stesso Stefano sul proprio sito.
Ho pertanto inserito l’AARDVARK Classic nel mio impianto, provandolo sia con uno switch ethernet SW-6 prodotto da LHY Audio con trasformatore incapsulato e clock ocxo (a forno) e con lo Streamer Evolution di Nuprime; entrambi i componenti sono recenti, direi fine 2023 lo switch e dicembre 2024 lo streamer, ovvero due macchine aggiornatissime secondo gli ultimi standard di questo settore.
L’amplificazione che sto usando è data dal Nuprime AMG Pra, un ottimo preamplificatore, molto pratico e versatile, e una coppia di finali 50 watt in classe A di LAZZARI. Diffusori Audiomaster 21 LS 3/5° 40° anniversario. Cavi soprattutto Cableless ma anche Qed, Supra, Van den Hul. Poi, come “integratori” indispensabili, whisky di Arran, prodotto grazie alla distillazione dell’acqua piu’ pura della Scozia prelevata dal Loch Na Davie, cioccolato fondente al 100 % Cru prodotto da Daniele Zambaldo e… via all’ascolto.
Il confronto tra con e senza l’AARDVARK Classic è abbastanza facile, non si deve smontare mezzo impianto ogni volta che desidero cambiare, ma semplicemente inserire il riduttore tra il cavo ethernet e la presa dell’apparecchio o toglierlo collegando nuovamente il cavo ethernet da solo, nulla di più veloce e intuitivo.
Ho testato il riduttore sia inserendolo tra il cavo Supra cat 8 e lo switch SW-6 che tra il cavo QED cat 8 ( in uscita dallo switch) e lo streamer Nuprime.
Tra le due soluzioni preferisco la prima, dovuta al fatto che lo switch in questione non ha al suo interno riduttori di rumore, diversamente dallo streamer Nuprime che sia in entrata che in uscita alla porta usb audio è dotato di riduttori di rumore e un assorbitore di rumore EMI nei pressi del disco interno da 250 gb per l’archivio dei files musicali.
Il beneficio è stato davvero inaspettato, la musica viene restituita senza quella ruvidezza che a tratti si puo’ avvertire se la registrazione è asciutta, il palcoscenico risulta più profondo, i dettagli più piccoli emergono in tutta la loro naturalezza, le voci acquistano presenza.
Ho ascoltato dischi di Orlinski, un grande controtenore, ma anche Paul Bley sia in solo che in gruppo, trio o quartetto, la memorabile interpretazione dell’op 34 di Brahms con M.Pollini e il Quartetto Italiano.
Il modello Classic di AARDVARK Audio permette cosi’ alla musica di entrare nell’ottimo switch di LHY Audio perfettamente depurata da ogni rumore, mette dunque questo apparecchio in grado di lavorare al meglio, di far passare il segnale digitale da un clock a forno e poi inviare il segnale nel modo migliore allo streamer Evolution di Nuprime.
Ho poi deciso di acquistare il modello ULTRA di AARDVARK e via a nuovi ascolti, secondo una scaletta di brani simile alla precedente.
L’ULTRA, ancora più del Classic, porta il segnale ad un livello di purezza inaspettato. Te ne accorgi con qualsiasi genere musicale, ma ancor di più se i tuoi ascolti sono rivolti all’approfondimento della musica da camera, o un jazz acustico eseguito da piccoli ensamble, dove un dettaglio, una sfumatura, una nota nel silenzio, una pausa, un soffio delle labbra appoggiate ad una tromba, il legno di una bacchetta che tocca il bordo di una batteria, fanno tutto, e l’AARDVAR ULTRA mette in condizione la parte digitale del tuo impianto di restituirti tutto questo.
La Musa ringrazia.